L'origine del termine Nero d'Avola risale a tempi decisamente remoti ed è peraltro alquanto incerta.
Il nome del vitigno Nero d'Avola pare infatti secondo alcuni derivare da Calaulisi, successivamente convertito in italiano come calabrese, mentre per altri l'origine è da attribuire ad un casato proprietario dei vigneti di Avola.
I sinonimi di questo vino sono numerosi, da calabrese d'Avola a calabrese nero, calabrese pizzutello o calabrese dolce.
L'utilizzo del termine calabrese è da attribuire agli esportatori di vini siciliani che avevano trovato più facile venderli in Francia come vini calabresi, all'epoca molto famosi ed apprezzati.
Infatti, i commercianti francesi e del nord Europa utilizzavano già nel 1800 i vini rossi provenienti da uve Nero d'Avola per aggiungere colore e corposità ai loro vini.
Anche in Sicilia il Nero d'Avola è stato per secoli di estrema importanza nella produzione di molti vini siciliani per via del suo uso come vino da taglio.
I vini prodotti da uve di Nero d'Avola sono esportati in tutto il mondo, sono caratterizzati da un giusto livello di acidità che permette un lungo invecchiamento qualora siano ben conservati.
L'invecchiamento è anche garantito qualora provengano da uve allevate con il tradizionale sistema detto ad alberello, ideato dagli antichi greci e portato in Sicilia fra il VIII° ed il VII° secolo a.C.
Il Nero d'Avola è l'espressione di una particolare vite autoctona della Sicilia e l'innesto del primo Nero d'Avola è stato effettuato appunto nel paese omonimo.
I vini prodotti da uve di Nero d'Avola sono di carattere forte, talvolta spigolosi e talvolta molto eleganti ed i sentori di queste uve possono variare.
Il Nero d'Avola è caratterizzato da un colore rosso rubino intenso, brillante e vivace con riflessi violacei, se giovane, o granati dopo l'invecchiamento.
In alcuni casi le uve di Nero d'Avola emanano profumi di spezie e di viole, in altri di frutta a bacca rossa più o meno matura od ancora caratteristici profumi dovuti all'alcolicità, tutti doni che il sole e le brezze marine contribuiscono a conferirgli facendone le sue peculiari caratteristiche.
Si tratta di un grande vino che si abbina felicemente ad arrosti di carni rosse, selvaggina, brasati e formaggi maturi e saporiti oltre che a paste ricche e saporite.
Il Nero d'Avola è presente sul mercato sia in purezza che assieme ad altre uve.
La vendemmia 2014 nel trapanese, la provincia della Sicilia maggiormente caratterizzata dalle colture del vino, ha visto imperversare la peronospora che, causata dal clima umido della primavera, ha determinato danni ingenti anche se in maniera non uniforme sul territorio.
A farne le spese è stato soprattutto il Nero d'Avola, uno dei vini siciliani più famosi e che contribuisce in maniera significativa all'export nazionale del vino.
A questo proposito è interessante ricordare che il valore delle esportazioni dei vini siciliani si aggira intorno ai 100 milioni di euro, giocando un ruolo importante circa il dato nazionale che nei primi 4 mesi del 2014 ha visto le esportazioni aumentare del 3% rispetto al 2013.