Chardonnay, uno dei termini più conosciuti nel variegato mondo del vino, per i più disattenti è addirittura il nome di un vino e non sospettano minimamente che invece sia il nome di una varietà di uva.
Lo Chardonnay è un vitigno a bacca bianca, internazionale, coltivato in tutte le aree viticole del mondo.
Ha foglia media e rotonda, il grappolo è di medie dimensioni, piramidale e serrato mentre l'acino è di media grandezza, con buccia mediamente consistente, tenera e di colore giallo dorato.
Le sue origini non sono chiare.
Secondo alcuni studiosi ha "radici" mediorientali mentre per altri nasce da un incrocio spontaneo da una vite pre-addomesticata ed un vitigno proveniente dall'Illiria.
La vendemmia dello Chardonnay è abbastanza precoce, nella prima decade di Settembre, predilige i climi temperato-caldi, i terreni collinari, argillosi e calcarei, gli ambienti ventilati e freschi.
Dalla sua terra di origine, la Borgogna, si è diffuso ovunque e si tratta in assoluto dell'uva più utilizzata nella produzione di vini, sia in purezza che miscelata ad altre uve.
La sua espansione è tale che da molti anni viene considerata l'uva internazionale per eccellenza essendo presente in molti Paesi vitivinicoli.
Il motivo della particolare diffusione dello Chardonnay è da ricercare prima di tutto nella sua eccellente capacità di adattamento alle condizioni climatiche più differenti oltre che in molteplici tipi di terreno.
Dettaglio, quest'ultimo, particolarmente apprezzato da molti enologi poichè in tal modo lo Chardonnay può essere forgiato a piacimento e sbizzarrirsi così a dar vita a vini secondo stili precisi.
Non si tratta di una critica allo Chardonnay ma semplicemente una affermazione basata sull'ampia gamma di vini prodotti con quest'uva.
Statisticamente, l'uva Chardonnay è una delle tre varietà più coltivate al mondo.
E' in forte crescita in Italia e Spagna ed attualmente produce alcuni dei loro vini migliori. È piantata in forma massiccia ed a ritmo sostenuto in California, Nuova Zelanda, Australia e Sud Africa ed anche in tutti gli Stati dell'America latina che producono vino.
In Austria questa uva viene utilizzata per produrre grandi vini dolci (Trockenbeerenauslese), il che dimostra la sua immensa versatilità.
In Italia il vitigno Chardonnay è coltivato praticamente in tutte le regioni, ma in particolare in Sicilia, dove ha trovato un diretto antagonista con il Catarratto, in Trentino-Alto Adige, in Lombardia (nella Franciacorta, in uvaggio, per produrre vini spumanti), in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia ed in Abruzzo.
In Francia, dove è diffuso ovunque, viene utilizzato in purezza per produrre il Borgogna e, in uvaggio, per la produzione dello Champagne.
Lo si trova anche in Australia, in California, in Cile e Sudafrica.
Le caratteristiche organolettiche dello Chardonnay sono il colore giallo dorato, l'odore gradevole, delicato e caratteristico, il sapore amabile o dolce ma comunque pieno ed armonico.
Per quanto riguarda il giusto abbinamento con il cibo che abbiamo sulla nostra tavola, data la versatilità di questo vino, sta a noi scegliere lo Chardonnay che più rispecchia il nostro gusto e la nostra piacevolezza.
Eppure per la sua versatilità e per le più svariate tecniche di produzione enologica a cui è sottoposta quest'uva, definire le caratteristiche organolettiche dello Chardonnay è un esercizio piuttosto complesso.
Non dimentichiamo poi che questa uva è una delle principali utilizzate per la creazione di vini spumanti, come lo Champagne od il Franciacorta.
Da questa uva si possono produrre vini di scarsa qualità, nel caso in cui sia coltivata con rese piuttosto elevate e pratiche enologiche non eccelse, ma anche vini di assoluto pregio quando coltivata con rese contenute e accurate pratiche enologiche.
Tuttavia, grazie alla sua versatilità, lo Chardonnay ha conquistato un suo carattere ed una sua personalità così evidenti che in genere non è difficile da rilevare nei vini con esso prodotti.
Un vino prodotto con lo Chardonnay può assumere colori piuttosto diversi fra loro, come già detto, in base alle differenti maniere di vinificazione.
Di conseguenza se la fermentazione è condotta in legno, i colori del vino saranno più scuri variando dal giallo paglierino fino al dorato.
La fermentazione e l'affinamento in legno conferiscono allo Chardonnay aromi più complessi e speziati che ricordano la vaniglia.
La produzione dello Chardonnay nel Nuovo Mondo è prevalentemente svolta mediante la fermentazione e l'affinamento in barrique. Classici esempi sono offerti dagli Chardonnay prodotti in Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, ma anche da Cile, Argentina e Stati Uniti d'America, dove i vini prodotti da quest'uva presentano un carattere legnoso più marcato.
Beninteso, nel caso in cui il vino sia prodotto in acciaio, il colore sarà più chiaro con evidenti sfumature di giallo verdolino.
Lo Chardonnay prodotto con maturazione e fermentazione in contenitori d'acciaio ha una acidità più spiccata ed un gusto simile a quello della frutta fresca, mentre quello prodotto in contenitori di legno ha un carattere più morbido, ricco, complesso e con una struttura certamente più corposa.
Naturalmente anche gli aromi dello Chardonnay risentono dello stile di vinificazione, della zona di provenienza e del clima.
I vini giovani prodotti con Chardonnay e non affinati in legno, presentano aromi di frutta a polpa bianca, come mela e pera e talvolta anche qualche nota agrumata.
Nella sua zona d'elezione, la Borgogna, si trovano eleganti Chardonnay prodotti facendo uso di contenitori sia di legno che di altri tipi.
In Italia lo Chardonnay è largamente diffuso e qui i produttori lo vinificano sia in purezza sia miscelato ad altre uve.
Qualora lo Chardonnay venga prodotto in zone fredde, può caratterizzarsi da aromi di mela, pera, limone, pesca e aromi minerali.
Quando l'uva è raccolta in zone più calde o quando raggiunge la piena maturazione, si accentuano gli aromi di mela matura, pesca, ananas e frutta tropicale in genere.
Dalle uve di Chardonnay si possono ottenere vini fermi, frizzanti o spumanti, con gradazione alcolica alta e acidità piuttosto elevata.
Per via della sua enorme diffusione nel mondo, è piuttosto difficile definire una vera e propria identità dello Chardonnay.
Gli influssi ambientali e climatici dei vari luoghi, oltre ai diversi stili di vinificazione, contribuiscono al carattere generale del vino ed alle sue qualità organolettiche.
A fronte di così numerose a differenti influenze determinate dalla vinificazione e dall'affinamento, è possibile sostenere che la differenza gustativa è fortemente condizionata dal modo in cui lo Chardonnay è vinificato.
In Sicilia, terra dalle condizioni climatiche straordinariamente uniche, questo vitigno attingendo dall'ambiente e dal territorio, ha saputo esprimere caratteristiche particolari, ed attraverso raffinati metodi di vinificazione e di affinamento, ha dato vita a vini dalle sontuose caratteristiche organolettiche e sensoriali, spesso nuove.
Lo Chardonnay, appartiene a quel piccolo gruppo di vitigni che, grazie alla costanza delle caratteristiche produttive e qualitative che esprime nei diversi ambienti di coltivazione, rientra nel novero dei vitigni ubiquitari.